Un corvo oscurava il mio cammino.
Una cupa voce sentivo vicino.
Una luce vedevo in lontanaza;
oimé fioca per infondere speranza.
Roccia siam levigati dal vento.
Una timida luce nel firmamento.
Come sabbia, plasmati dalle onde
e rimossi da placide sponde.
La voce soffocava il mio petto
temevo, turbata il suo cospetto.
Il corvo spezzó le mie ali;
presagio di novelle fatali.
Una luce apparve in lontananza:
forse realtá, Morfeo o speranza?
Ed una donna tra cielo e terra
recó nel mio cuore la guerra.
Il corvo disse: da terra veniamo
e alla nera terra ritorniamo.
Quel dire strinse la mia gola
ove si soffocó la mia parola.
Figli siamo di un umile momento.
Fragili fiori sradicati dal vento.
Tormentati dall'umano affanno
che é desire di vivere eterno.
28 June 2009
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